a cura di: Veronica Remordina
28/10/2019
I videogiochi fanno bene o fanno
male? Questa è la domanda più ricorrente ai miei corsi di formazione e ti posso
dire che la risposta non è per nulla scontata né così semplice da trovare.
In casa ho due pile di libri: una
estremamente a favore dei videogiochi, l’altra molto contraria. C’è chi dice
che chi gioca ai videogiochi è più intelligente e chi, invece, che i
videogiochi fanno male.
Anche i professionisti sono
divisi, c’è chi afferma che i videogiochi sono una forma d'arte e chi invece afferma che i
videogiochi sono dannosi.
In ogni caso dobbiamo ammetterlo,
in tanti di noi genitori dagli anni 70 in poi, abbiamo avuto esperienza dei videogiochi
e siamo cresciuti tutti quanti senza particolari problemi e lasciandoci i
videogiochi alle spalle. Oggi, forse, quello che fa più paura rispetto ai videogiochi,
è che in primis sono collegati in rete, e la paura dei pericoli della rete è
qualcosa che può mettere le persone in apprensione; per secondo è che collegata
ai videogiochi c’è la paura che creino dipendenza; in terzo luogo ancora ci si
interroga se i videogiochi violenti possono influenzare i bambini e i ragazzi.
Andiamo ad analizzare insieme
questi tre punti appena elencati.
Videogiochi e pericoli della
rete:
sì è vero, la maggior parte dei
videogiochi, oggi in commercio, sono reperibili on line, e fruibili tramite
rete, questo permette ai bambini e ai ragazzi di connettersi e di giocare in
maniera sincrona con altri bambini e ragazzi. I pericoli in questa situazione
possono essere diversi e fra essi ci potrebbe essere quello dell’adescamento
on-line, da parte di persone che si fingono giocatori ed entrano nella cerchia
relazionale del bambino e del ragazzo. In questo senso è molto importante che
ci sia da parte dei genitori una forte consapevolezza sul digitale, perché a
volte sono i genitori stessi a non conoscere i reali pericoli della rete.
I videogiochi creano dipendenza?
Su questo aspetto, c’è da dire
che ancora non esiste una chiara idea sulla dipendenza da videogiochi, o da
digitale e ancora non esistono delle linee guida comuni per stabilire dei
limiti di sicurezza, a livello temporale, sull’uso dei dispositivi digitali.
Personalmente mi sento di poter dare un’indicazione che molto fa appello al
buon senso. Tra videogiochi, internet, chat, video e tablet, molti bambini e
ragazzi di oggi passano troppo tempo sui dispositivi. Sarebbe opportuno fissare
delle regole chiare e condivise in famiglia, che tengano anche in
considerazione di quanto tempo viene trascorso all’aria aperta.
I viodeogiochi violenti sono
dannosi?
Chi osserva un figlio
o un bambino giocare ad un videogioco violento, si rende subito conto che nel
mentre del gioco è come se si sprigionasse un’energia molto forte e che
quell’energia anche dopo aver spento la consolle il più delle volte rimane. In effetti qualche anno fa, uno dei primissimi
studi sull’argomento ha evidenziato che un bambino o un ragazzino esposto a
contenuti violenti nei videogiochi è più propenso a mettere in atto maggiori
comportamenti aggressivi sia durante il gioco, che dopo lo spegnimento della
consolle (Anderson, Gentile, Buckley, 2007). Partendo da questo dato di fatto
qualsiasi genitore che ha un figlio particolarmente attratto dai videogiochi sa
benissimo quanto a volte essi possono creare agitazione e stress, e molte volte
l’aggressività la si nota subito quando arriva il momento di spegnere la
consolle (perché è finito il tempo) e il bambino si oppone. E’ importante dire
che non sempre è così. Ogni bambino è a sé, ogni esperienza è personale e non
si può generalizzare.
Quello che mi sento di dire in
questo ambito è che se da un lato i videogiochi facilitano lo sviluppo di
alcune abilità come ad esempio la coordinazione oculo motoria, la capacità di
memoria, il problem solving strategico, dall’altro potrebbero indurre ad uno
stress elevato dovuto alla produzione di cortisolo nel sangue.
Quindi per concludere si può dire che i videogiochi violenti hanno effetti sui bambini e sui ragazzi che li utilizzano costantemente? E’ sicuro che gli effetti ci sono, la ricerca che ho citato lo conferma, secondo me è importante tenere in considerazione anche il carattere del bambino o del ragazzo, l’ambiente in cui cresce, il modo in cui si comporta dopo aver giocato ai videogiochi violenti, il suo livello di empatia, perché come sappiamo ogni figlio è diverso uno dall’altro e ognuno avrà delle risposte diverse.
Autrice - Veronica Remordina
Veronica Remordina è Fondatrice di ECS Educational Coaching School, la scuola che con il suo Master in Parent Coaching ha già fornito strumenti pratici e concreti a centinaia di educatori, pedagogisti, psicologi ed esperti familiari.
È creatrice del primo protocollo di Parent Coaching in Italia.
Scrive per la nota rivista Coach Mag - il Magazine del Coaching e della Formazione.
Per il suo lavoro di divulgazione anni fa fu chiamata a parlare alla conferenza internazionale del TedX. E' proprietaria dei marchi registrati e dei siti originali www.parentcoaching.it e www.educationalcoaching.it
Tiene corsi on line e in tutta Italia.
Copyright © 2021 Brema Company S.r.l. - P.Iva 02479910024